venerdì 28 gennaio 2011
Sleep - Dopesmoker
Un sogno. Distorto, lento e massiccio. Ma, pur sempre, un sogno. Ci sarebbe tanto e troppo da dire riguardo gli Sleep. Hanno rivisitato lo stoner-rock dandogli un'impronta molto più pesante e flemmatica. Hanno influenzato un pò di band: Mastodon, Bongzilla, Orange Goblin, Sunn 0))), Pelican. Lascio a voi il compito di decifrare quali siano stati gli influssi subiti dalla band. Dopesmoker è la take originale (single track da 73.07 minuti, uscito nel 2003) di Jerusalem (uscito nel 1999, suddiviso in 7 tracce della durata di 52.08 minuti). Esoterico, minaccioso, maestoso, intenso e libero nella creatività: un unico riff violento e ripetitivo, concepito e costruito come fosse un viaggio onironautico. E' stato inciso interamente sotto effetto della marijuana (da qui il titolo del disco). Prodotto e masterizzato da Billy Anderson (il quale ha lavorato pure con: Red House Painters, Fantômas, Cathedral, Neurosis e Swans), fu un macello discografico ma non sto qui a spiegarvi la storia intera (la trovate qui). Sappiate solo che è uno dei dischi nevralgici della scena stoner/doom. Vi consiglio di ascoltare anche gli Om e gli Shrinebuilder, gruppi capitanati dal bassista degli Sleep, Al Cisneros.
Down
mercoledì 26 gennaio 2011
Yo La Tengo - I Can Hear The Heart Beating As One
Gentilissimi (nonché pochissimi) lettori, oggi vi parlo di una delle band indie americane più eclettiche della storia: Yo La Tengo. Ira Kaplan (voce e chitarra) fonda questo gruppo, nel 1984, insieme a Georgia Hubley (batteria). E si distinguono fin da subito: Kaplan scrive canzoni utilizzando un linguaggio da intellettuale mentre la band spazia su molti generi musicali evitando sempre la banalità. Attraverso la loro discografia si nota una certa camaleonticità raffinata e si capiscono anche tutte le influenze che hanno condizionato la band nel corso degli anni. Primi su tutti i Velvet Underground. Ma ancora: Television, Feelies, Sonic Youth, solo per menzionarne alcuni. Pure le liriche fanno riferimento ai gruppi prima citati; sopratutto Lou Reed e Tom Verlaine hanno suggestionato il lavoro del cantante. Questo LP è, senza ombra di dubbio, il loro esperimento meglio riuscito. La molteplicità dei suoni (indie, grunge, jazz, pop, shoegaze, bossanova, elettronica, hard-rock, folk, psichedelia) e la maturità artistica, raggiunta nel corso degli anni, fanno di questo album il lavoro più emotivo e variegato degli Yo La Tengo. Che ficata!!
Trivia: il cd contiene anche le cover "Little Honda" dei Beach Boys e "My Little Corner of the World" di Bob Hilliard e Lee Pockriss.
Down
lunedì 24 gennaio 2011
Magic Lantern - High Beams
Non lasciatevi impressionare dalla copertina. Per parlare dei Magic Lantern bisogna fare riferimento alla scena psichedelica tedesca degli anni '70 unita alla scena doom-stoner anni '90. Perché, ascoltandolo ben bene, si sente il richiamo a band tipo: Amon Düül II, Can, Popol Vuh, Faust, Sleep e Monster Magnet. Solo che ci troviamo nel 2008 e, a quanto pare, al gruppo californiano questo non interessa. Sente l'attrazione per il cosmo e, più in generale, per l'ignoto. Ogni traccia del disco è un viaggio oscuro. Riff di chitarre a loop, l'uso estenuante di feedback, l'intreccio dei suoni e la corrispettiva confusione che ne scaturisce. L'imponenza che emerge è qualcosa di assolutamente fantastico!
Down
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